Le società italiane del Gruppo della farmaceutica francese rispondono alla pandemia
di Coronavirus con una donazione di 300.000 euro per l’acquisto di dispositivi
di protezione individuali (DPI) e per il sostegno alle famiglie dei sanitari vittime del virus.
Lodevole la generosa mobilitazione dei dipendenti che hanno voluto contribuire alla
donazione con una raccolta fondi ad hoc
Roma, 9 aprile 2020 – Il Gruppo Servier in Italia, società farmaceutica internazionale
indipendente e governata da una Fondazione, scende in campo per dare il proprio
contributo alla grave emergenza sanitaria che il mondo intero sta combattendo contro il
Coronavirus: una donazione di 300.000 euro destinata a sostenere la
FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) per l’acquisto di dispositivi
di protezione individuale da distribuire ai medici di famiglia impegnati sul territorio
nazionale, grazie anche alla campagna promossa da CittadinanzAttiva. Strumenti
indispensabili, ma al momento carenti, per garantire la protezione in primis dei medici
nella loro attività di assistenza quotidiana, ma anche dei pazienti e dei soggetti più fragili
che necessitano di visite a domicilio. Una parte consistente della donazione verrà poi
devoluta alla Protezione Civile per alimentare il nuovo fondo dedicato ai familiari
dei sanitari deceduti per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Si aggiunge alla donazione
dell’Azienda anche il prezioso contributo proveniente dalla generosità e sensibilità dei
dipendenti attraverso una raccolta fondi ad hoc.
Un impegno a tutto tondo quello del Gruppo Servier in Italia che, in questo momento
molto delicato e caratterizzato da incertezza e confusione, ha deciso di sostenere anche
Senior Italia FederAnziani, la Federazione della terza età che sta mettendo in campo
diverse iniziative per aiutare gli anziani e le fasce più vulnerabili della popolazione ad
affrontare questa emergenza sanitaria e sociale. In particolare, il sostegno si è
concretizzato con il supporto a due iniziative: ‘Come difendersi dal Coronavirus’ – un
vademecum per aiutare gli over 65 a difendersi da truffe, bufale a altri rischi in agguato
tra le tante e confuse informazioni che stanno circolando – ed ‘Emergenza solitudine’,
un numero verde per il supporto psicologico agli anziani soli, in collaborazione con
WINDTRE e la Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza (SIPEm).
«L’emergenza sanitaria che l’Italia e il mondo intero si trovano ad affrontare – commenta
Viviana Ruggieri, Portavoce del Gruppo Servier in Italia – impone a tutti un impegno
collettivo in termini di responsabilità sociale. I nostri valori fondanti ci portano a mettere
sempre le persone al centro delle nostre azioni. Siano esse i nostri dipendenti, che
abbiamo voluto proteggere fin dal primo momento su tutto il territorio nazionale, sia gli
operatori sanitari oggi in prima linea in questa emergenza. Abbiamo, quindi, ritenuto
doveroso dare un contributo per sentirci al fianco dei numerosi medici di medicina
generale, per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e sostenere le famiglie dei
sanitari che stanno pagando un prezzo altissimo a causa di questa emergenza. Il nostro
augurio è quello di lasciarci alle spalle quanto prima questa pagina dolorosa della nostra
storia anche grazie alla mobilitazione comune che il nostro Paese sta dimostrando con
tutta la sua forza e umanità: ora è il momento della coesione e noi ci siamo!».
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, il Gruppo Servier in Italia si è prontamente
attivato per garantire la sicurezza dei propri dipendenti e degli interlocutori esterni
e, al tempo stesso, assicurare la continuità terapeutica per i pazienti in trattamento
con i farmaci promossi e distribuiti da Servier. Le Aziende del Gruppo Servier in Italia
sono state tra le prime a sospendere l’attività di informazione scientifica su tutto il
territorio nazionale, ancor prima dell’introduzione delle restrizioni governative,
attivando subito dopo lo smart-working per tutto il personale di sede. Sono state,
inoltre, implementate iniziative di welfare aziendale tra cui l’offerta ai dipendenti di
un’assicurazione sanitaria integrativa per coprire eventuali conseguenze causate
dall’infezione di Covid-19.