In occasione della Giornata Nazionale per l’Aderenza alla Terapia, il Gruppo Servier in Italia lancia una
nuova iniziativa digitale per sensibilizzare sull’importanza di una corretta assunzione dei farmaci.
Scarsa aderenza e insuccesso terapeutico sono fenomeni ancora troppo diffusi: diversi studi hanno
dimostrato infatti che più del 50% dei pazienti ipertesi non segue la terapia così come prescritta dal
medico1 e la metà la sospende dopo un anno dalla prima prescrizione.

Roma, 11 aprile 2022 – Le cure sono efficaci solo quando vengono rispettate le prescrizioni del medico:
questo il razionale alla base dell’impegno del Gruppo Servier in Italia che, anche quest’anno, in
occasione della Giornata nazionale per l’Aderenza alla Terapia (12 aprile 2022), è in prima linea per
contribuire a sensibilizzare sull’importanza di seguire correttamente le terapie nelle malattie croniche.
Generare consapevolezza, sensibilizzando l’opinione pubblica, le istituzioni, i professionisti della salute:
questo è l’obiettivo della Giornata Nazionale per l’Aderenza alla Terapia che abbiamo fortemente voluto e
istituito tre anni fa –
dichiara Eleonora Selvi, Presidente Senior Italia FederAnziani – È importante
rendere consapevole il paziente sul suo ruolo da protagonista lungo il percorso di cura, al quale
contribuiscono diversi attori del sistema Salute
”.


Ad oggi sono ancora troppi i pazienti che riducono, sbagliano o abbandonano l’assunzione dei farmaci
soprattutto quando devono affrontare lunghi periodi di cura, che inevitabilmente cambiano lo stile di
vita. “La non aderenza rappresenta un problema trasversale a tutte le patologie. Questo succede perché
nella maggior parte dei casi i pazienti hanno la percezione del rischio solo di fronte alla malattia
conclamata oppure perché, dopo aver assunto il farmaco per un certo periodo, si sentono meglio e
ritengono di non averne più bisogno –
dichiara Pier Luigi Temporelli, cardiologo e Dirigente medico
presso ICS Maugeri, IRCCS Gattico-Veruno – Per cercare di colmare questo gap, noi specialisti possiamo
intervenire semplificando le terapie con l’utilizzo di associazioni precostituite di diverse molecole, come
peraltro indicato dalle Linee Guida Europee, ed educando il paziente cronico ad essere più ‘compliante’ in
senso generale. Come per tutte le malattie croniche anche nel caso delle malattie cardiovascolari
l’aderenza gioca un ruolo determinante per la salute del paziente. Solo per fare un esempio, non seguire
la terapia antipertensiva significa nel breve termine non controllare la pressione arteriosa e predisporre il
paziente, nel lungo periodo, a complicanze peggiori della malattia stessa, come ictus e infarto, con un
incremento rispettivamente del 18% e del 12% dei casi
”.


Per questo motivo, il Gruppo Servier in Italia rinnova il suo impegno su questo tema attraverso una
nuova iniziativa di sensibilizzazione: ‘AAA – AscoltiAmo l’Aderenza!’, una serie di nove podcast
informativi
, realizzati con il coinvolgimento di specialisti dell’area cardiovascolare. Ad Alessandro
Cecchi Paone
, nel suo ruolo di divulgatore scientifico, è affidato il compito di raccontare e spiegare
perché è così importante seguire correttamente le cure. “Mi ha colpito molto un’affermazione di uno degli
specialisti che ho avuto modo di intervistare durante la realizzazione di questi podcast: ‘i farmaci
funzionano soltanto se li prendi’. Nella sua ovvietà, questa frase esprime il significato profondo di
aderenza terapeutica –
dichiara Alessandro Cecchi Paone, giornalista e divulgatore scientifico – Credo
che i pazienti possano comprendere l’importanza di seguire correttamente le terapie anche attraverso
strumenti informativi come i podcast. Il ruolo della voce è stato riscoperto negli ultimi anni grazie ai nuovi
device, che consentono di fruire di questi contenuti in qualsiasi momento della giornata. Per questo
motivo sono entusiasta nell’aver dato voce, la mia voce, a questa iniziativa
”.
I podcast saranno disponibili da oggi sulle principali piattaforme come Apple Podcasts, Google
Podcasts, Spotify, sugli assistenti vocali Alexa e Google Assistant e anche promossi attraverso
l’ecosistema digitale del Gruppo Servier in Italia e di Al cuore dell’Aderenza (YouTube, Facebook,
LinkedIn, Twitter).


Le malattie croniche colpiscono il 60% degli italiani over 65 e, tra queste, le malattie cardiometaboliche
sono le più frequenti (27%). Sebbene grazie alle terapie farmacologiche disponibili, la mortalità per
cardiopatia ischemica si sia ridotta negli ultimi 20 anni del 50%, ancora oggi la metà degli italiani non
sa cosa significhi ‘aderire alla cura’. “Da 50 anni il Gruppo Servier in Italia è al fianco del paziente affetto
da malattie cardiovascolari, mettendo a disposizione un’ampia varietà di strumenti terapeutici efficaci e
ben tollerati che rispondono ai loro bisogni in maniera mirata, anche attraverso formulazioni che in
un’unica poli-pillola permettono di somministrare più principi attivi, incrementando così l’aderenza alla
terapia stessa –
dichiara Viviana Ruggieri, External Relations, Market Access & Regulatory Director
Gruppo Servier in Italia – Il nostro impegno si concretizza anche attraverso la messa in campo di iniziative
destinate alla sensibilizzazione di tutti gli interlocutori coinvolti, e in particolare di strumenti educazionali
rivolti ad operatori sanitari, pazienti e caregiver, come l’ecosistema digitale Al cuore dell’Aderenza
”.


Un paziente non aderente non significa solo perdita di efficacia terapeutica, ma anche spreco di risorse
economiche per il SSN. Si stima che la mancata aderenza alle terapie farmacologiche costi, ogni anno
125 miliardi di euro in Europa
e 105 miliardi di dollari negli Stati Uniti in termini di ospedalizzazioni
evitabili, cure d’emergenza e visite ambulatoriali2
. Sebbene la scarsa aderenza ai farmaci sia problema
sanitario ormai conosciuto, pochissimi paesi misurano e riportano i tassi di aderenza e persistenza in
trattamento. Gli Stati Uniti e la Svezia sono gli unici paesi dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione
e lo Sviluppo Economico) a misurare e segnalare l’aderenza e la persistenza delle cure su base regolare
a livello di sistema sanitario per le malattie cardiovascolari. “È noto che livelli più bassi di aderenza e una
scarsa persistenza al trattamento siano associati a costi sanitari più elevati, importanti complicanze e un
peggioramento della qualità di vita dei pazienti, nonché ad una maggiore prevalenza e recidiva della
malattia –
dichiara Enrica Menditto, Direttore Centro Interdipartimentale di Ricerca in
Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione (CIRFF), Università Federico II di Napoli – Nello studio
recentemente condotto dal mio centro abbiamo analizzato come ottimizzare la governance del sistema
sanitario e migliorare gli esiti delle cure. Così come già accade in alcuni Paesi del mondo, anche in Italia
diventa ormai fondamentale inserire nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) un indicatore specifico che
misuri in modo standardizzato l’aderenza terapeutica e le performance dei Sistemi sanitari nazionali. Una
vera e propria sfida a livello sanitario che potremo raggiungere solo facendo leva su più fronti, da quello
politico-amministrativo, a quello clinico e sociale
”.


Il progetto dei podcast andrà ad integrare l’ecosistema digitale del Gruppo Servier in Italia ‘Al Cuore
dell’Aderenza’ e sarà un ulteriore elemento di informazione e di conoscenza al servizio dei pazienti.
Per maggiori info: www.alcuoredelladerenza.it

1 Morrissey et al. Systematic Reviews (2016) 5:96 DOI 10.1186/s13643-016-0278-5
2Khan R., Socha-Dietrich K. Investing in Medication Adherence Improves Health Outcomes and Health System Efficiency. 2018 OECD Health Working Paper 2018 OECD Health Working Paper No. 105.