ANTICORPI MONOCLONALI

Gli anticorpi monoclonali rappresentano uno dei più importanti progressi farmacologici a livello mondiale degli ultimi due decenni.

COSA SONO GLI ANTICORPI?

Sono prodotti dal nostro sistema immunitario per proteggerci dagli attacchi esterni (batteri, tossine, virus). Tutti gli anticorpi funzionano allo stesso modo: si legano ai ‘corpi estranei’ (chiamati anche antigeni – il più delle volte proteine) responsabili dell’attacco al fine di neutralizzarli. Gli anticorpi sono prodotti naturalmente dai nostri linfociti B, chiamati anche globuli bianchi, con il compito principale di partecipare alle difese immunitarie dell’organismo.

Gli anticorpi monoclonali sono anticorpi “super” sviluppati in laboratorio e iniettati nei pazienti come parte di trattamenti specifici. Questi anticorpi (chiamati anche immunoglobuline) innescano una risposta mirata da parte del corpo per proteggerlo dall’attacco di un antigene estraneo.

Gli anticorpi monoclonali hanno due principali proprietà farmacologiche che li differenziano dagli anticorpi prodotti naturalmente dall’organismo: da un lato, la loro capacità di legare l’antigene bersaglio in modo molto specifico e, dall’altro, il modo in cui interagiscono con il sistema immunitario. Queste due proprietà sono complementari per un’efficacia terapeutica ottimale.[1]

LA GENESI DEGLI ANTICORPI MONOCLONALI

Nel 1975, il biochimico argentino César Milstein e il biologo tedesco Georges Köhler produssero i primi anticorpi monoclonali da cellule di topo. Questi anticorpi derivavano da cellule ibride sviluppate, o ibridomi (cellule risultanti dall’ibridazione in vitro di globuli bianchi normali con cellule tumorali maligne). Queste cellule possiedono un grande vantaggio perché possono moltiplicarsi indefinitamente e dare origine a cellule figlie identiche; ognuna di queste cellule produce lo stesso anticorpo, chiamato “monoclonale” perché proviene dalla stessa cellula e ha proprietà identiche (stessa sequenza aminoacidica, stessa attività) ed è ottimizzato (forte capacità di legare e/o distruggere l’antigene).[2]

Alcuni limiti nell’uso di questi anticorpi derivanti da cellule ibride di topi hanno portato, pochi anni dopo, alla creazione di anticorpi monoclonali interamente umani attraverso l’ingegneria genetica.

Ad oggi, in tutto il mondo, molti anticorpi monoclonali (più di 75) hanno ottenuto autorizzazioni all’immissione in commercio per il trattamento di malattie difficili da curare come tumori e malattie infiammatorie e neurologiche. Gli anticorpi monoclonali hanno ampliato l’arsenale terapeutico a disposizione dei medici per il trattamento dei pazienti.[3]

QUALI SONO I LORO RUOLI TERAPEUTICI?

Esistono altri usi terapeutici per gli anticorpi monoclonali, in particolare per le malattie neurologiche e cardiache, ma il loro uso è attualmente modesto e deve essere ulteriormente studiato.

In sintesi, l’uso di anticorpi monoclonali è una vera rivoluzione terapeutica e i risultati ottenuti sono estremamente incoraggianti, soprattutto in oncologia. Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare in diversi campi della medicina, nella gestione di alcuni effetti collaterali dal momento che alcuni pazienti non rispondono a queste immunoterapie [6]. A tal fine, la potenziale combinazione di diversi anticorpi monoclonali contro antigeni diversi aprirà ulteriori possibilità per il trattamento delle malattie refrattive.

Fonti 

[1] Theodora Bejan-Angoulvant T,Alexandre J. Meccanismo d’azione ed effetti avversi degli anticorpi monoclonali. Med Sci.2019;35:1114-1120. DOI: https://doi.org/10.1051/medsci/2019208

[2] Köhler G., Milstein C. Colture continue di cellule fuse che secernono anticorpi di specificità predefinita. Natura. 1975;256:495–497. DoI: 10.1038/256495a0

[3] Bourel D, Teillaud J-L, Anticorps monoclonaux : tours et détours technologiques pour de nouveaux espoirs thérapeutiques [Anticorpi monoclonali: tecnologia tutto il giorno per nuove speranze terapeutiche] CR Biol. 2006;329(4):217-227. DOI:1016/j.crvi.2006.02.006

[4] https://curie.fr/dossier-pedagogique/anticorps-monoclonaux.

[5] Wang C, Li W, DrabekD, et al. Un anticorpo monoclonale umano che blocca l’infezione da SARS-CoV-2. Nat Commun. 2020;11:2251. https://doi.org/10.1038/s41467-020-16256-y

[6] Cornen S, André P, Gauthier L, Morel N, Vivier E. Cellule natural killer: obiettivi promettenti nella terapia del cancro. Med Sci,. 2019;35:990–992.